Segnalazioni

Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo.

Luglio 2012
Il Comune di Firenze, in collaborazione con l’Accademia della Crusca, ha dato avvio ad un interessante progetto denominato “Genere e linguaggio. Parole e immagini della comunicazione”.
Nell’ambito di questa iniziativa, diretta a promuovere una maggiore consapevolezza linguistica, anche con riferimento al genere, Cecilia Robustelli dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha pubblicato le Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo, offrendo un importante strumento diretto a sollecitare una modalità di comunicazione che sappia finalmente valorizzare e dare visbilità alle differenze.

http://unimore.academia.edu/CeciliaRobustelli/Books/1732893/
Linee_guida_per_luso_del_genere_nel_linguaggio_amministrativo

L’autonormazione etica nella Pubblica Amministrazione

Marzo 2010
Dalla collaborazione tra il Comitato Pari Opportunità dell’Università di Camerino e la Conferenza nasce una nuova pubblicazione su un tema di estrema attualità “Codici etici, di condotta e consiglieri di fiducia nelle università italiane”, a cura di Patrizia David e Sara Spuntarelli. Si tratta di una raccolta degli interventi presentati in occasione di una giornata di studio organizzata, nell’aprile 2009, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino, che affronta i temi dell’autonormazione etica, sia attraverso un approccio teorico che pragmatico, che emerge dalle concrete esperienze raccolte in ambito accademico e non. Il volume, dopo un’analisi sulle ragioni che spingono le organizzazioni a dotarsi di regole concernenti il comportamento dei propri dipendenti, passa ad esaminare gli atti formali (codici) assunti in materia in ambito universitario. La riflessione prosegue, affrontando i temi dell’efficacia delle regole etiche nell’ordinamento generale e della loro effettività, fino ad estendersi ai valori ed ai principi che dovrebbero essere espressi nei codici etici assunti in particolare nell’ambito di istituzioni come le università. Non mancano poi considerazioni circa le modalità di redazione di tale atti, circa il ruolo e le funzioni delle/dei Consigliere/i di Fiducia, figure necessariamente connesse all’approvazione dei codici di condotta, nonché sulle funzioni che i Comitati Pari Opportunità possono esercitare nell’adozione di tali strumenti.
“Codici etici, di condotta e consiglieri di fiducia nelle università italiane”, a cura di Patrizia David e Sara Spuntarelli, Aras Edizioni 2009

http://www.arasedizioni.cominfo@arasedizioni.com

Violenza sulle donne: cominciamo a combattere gli stereotipi

Novembre 2009
È stato pubblicato in queste settimane un volume che raccoglie i contributi emersi nell’ambito di due importanti convegni promossi dai Comitati Pari Opportunità delle università di Venezia Cà Foscari e Trento nel novembre dello scorso anno, in occasione dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Un’occasione per sperimentare concretamente la possibilità di collaborare ad un progetto comune, consentendo l’analisi di un fenomeno dai molteplici aspetti, che, per le sue dimensioni e diffusione trasversale, rappresenta indubbiamente un fenomeno sociale di estrema gravità.
Il tema è stato declinato in un’ottica multidisciplinare, con il coinvolgimento di sociologi, giuristi, linguisti, magistrati, politici, medici, operatori dei centri antiviolenza, componenti organismi di parità. La discriminazione nei linguaggi, il tema dei genocidi e della violenza verso le donne nei contesti di guerra, il riferimento a modelli familiari non paritari, la mancata percezione da parte delle vittime della violenza come tale, la difficoltà nel rapportarsi con le istituzioni, desumibile anche dal limitato numero di denunce, la necessità di adeguamento delle normative e di sostegno alle strutture che si occupano del fenomeno, anche favorendo la creazione di collegamenti tra i diversi soggetti coinvolti, l’esigenza di attuare forme di prevenzione, attraverso modelli educativi diversi, il ruolo dei mass media e degli stereotipi, la possibilità di offrire, da parte degli Atenei, servizi di formazione per gli operatori coinvolti, sono alcuni degli interessanti stimoli emersi durante la discussione. Le Università, anche attraverso l’attività dei Comitati Pari Opportunità, possono avere un ruolo significativo nel far conoscere il fenomeno, dialogando con le istituzioni ed il territorio; offrendo, in particolare, strumenti per la comprensione delle radici storico culturali della violenza, ma anche prospettive in termini di prevenzione e contrasto, in primis sul fronte della formazione.
Per informazioni sul volume “Mi fai male…”, a cura di Giuliana Giusti e Susanna Regazzoni, Università Ca’ Foscari Venezia – Comitato per le Pari Opportunità, 2009 rivolgersi a:

Libreria Editrice Cafoscarina srl

Dorsoduro 35129

30123 Venezia
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